L'insieme
degli eventi, delle idee e dei protagonisti che hanno portato alla
nascita di Internet ed alla sua evoluzione nella forma attuale,
costituisce un capitolo molto affascinante nella storia dello
sviluppo tecnologico. In effetti la storia del mondo sta entrando in
una nuova era, e quella della NET ECONOMY, la new
economy legata allo
sviluppo dei sistemi in rete, la e-economy
caratterizzata dagli scambi digitali, l'e-business
dovuto al nuovo valore aggiunto del servizio nel prodotto. Quello che
colpisce, prima di tutto, è la modalità con cui questa tecnologia
si è sviluppata.
Le
origini di internet si collocano nel terreno della ricerca militare:
l'idea di una rete di comunicazione tra computer distanti ha origine
in ambienti legati all'amministrazione della difesa americana. Nella
seconda metà degli anni '60, l'ARPA (Advanced
Research Projects Agency),
l'organizzazione di ricerca del Dipartimento della Difesa (DoD:
Department of Defense)
degli USA, viene incaricata di sviluppare una tipologia di rete di
trasmissione dati (HW e SW) in grado di rimanere in funzione anche in
caso di guerra nucleare. In
realtà, almeno inizialmente, si prefiggeva di ottimizzare lo
sfruttamento delle costose risorse informatiche nel campo della
ricerca, di fatto Arpanet consentì addirittura la condivisione dei
sistemi tra i vari poli universitari. L’ipotesi militare è dovuta
alla locazione della sede dell’Arpa (Pentagono, Washington) e al
fatto che Arpanet seguisse le direttive generali di sicurezza dei
dati indicate dall’ingegnere Paul Baran, un dipendente della Rand
Corporation, centro della costa occidentale legato alla ricerca
militare e aerospaziale.
La
tecnologia utilizzata era quella del packet
switching
o a commutazione di pacchetto in cui ogni nodo doveva essere
collegato con più nodi al fine di garantire la connessione in ogni
momento e assicurare almeno una linea attiva e funzionante. Nessun
nodo aveva la funzione di accentratore con la funzione di controllo
della rete stessa. In questo modo ogni nodo poteva lavorare,
ricevere, elaborare e trasmettere informazioni, anche nella
eventualità che alcuni nodi fossero danneggiati.
Arpanet
coinvolse inizialmente quattro “utenti” importanti: la UCLA
(Università di Los Angeles), la UCSB (Università di Santa Barbara),
l’Università dello Utah e lo SRI (Stanford
Research Institute);
ad ognuno fu consegnato un IMP (Interface
Message Processor),
un computer dedicato alla gestione del traffico dati, la cui
piattaforma di base era costituita da un elaboratore con una memoria
centrale di “ben” 12 K (la sim card di un moderno telefono
cellulare può averne 64 o 128). E così i quattro nodi furono
collegati tra loro e tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni
'70, altri centri iniziarono ad utilizzare questo tipo di tecnologia.
Nel 1974 Vinton
Cerf e Bob Kahn inventarono il modello e i protocolli TCP/IP
(Transmission Control Protocol/Internet Protocol) per la
inter-connessione di reti.
I protocolli di
rete sono un'insieme di regole e di parole chiave che definiscono il
linguaggio comune dei calcolatori in rete. Il TCP/IP costituisce da
allora la base della moderna concezione di Internet, considerando che
ogni computer connesso alla rete ha un proprio indirizzo IP.
Lo scopo militare diviene latente grazie a periodi di maggiore
distensione tra le due super potenze, così la rete viene utilizzata
prevalentemente dalle Università. Queste ultime, capita l'importanza
del mezzo messo a loro disposizione, lo sfruttano a pieno ritmo con
l'ausilio del protocollo FTP (File Transfer Protocol) per il
trasferimento di file tra computers e del sistema di posta
elettronica (e-mail) per comunicare in tempi stringatissimi tra
utenti. Nascono inoltre le News che attraverso l'invio di messaggi
aprono alla discussione e al confronto tra gruppi aventi interessi
omogenei. Il crescente utilizzo porta, nel 1983, alla creazione di
due reti, la prima, prettamente militare, prende il nome di Milnet.
La seconda denominata Internet, dal nome del protocollo principale,
viene regalata dall'ARPA alle Università e inizia a diffondersi
nelle altre sedi americane ed europee oltre che nei più vari Centri
di Ricerca, che ne fanno proficuo uso. Una seconda rivoluzione
avviene nel 1992 quando un esponente del CERN (Centro Europeo di
Ricerca Nucleare), Tim Berners-Lee, lancia la proposta di un sistema
che consenta la pubblicazione e la gestione di Ipertesti sulla Rete
denominato World Wide Web cioè Ragnatela intorno al Mondo. Nel
1993 il successo di Internet è legato all'utilizzo massiccio per
scopi commerciali, educativi e informativi. Nel gennaio 1996 i
computer sono diventati più di 9 milioni e a gennaio 1997 più di 16
milioni. Il World Wide Web ha raggiunto un tale successo che molti
credono che coincida con Internet ma non è così, in quanto Internet
è la rete vera e propria, il Web invece è uno dei tanti servizi
disponibili su Internet come ad esempio lo sono: la posta
elettronica, FTP, i gruppi discussione (newsgroup),
etc.
Il web è
costituito da una notevole quantità di documenti che risiedono su
calcolatori in cui è installato un server
Web e l'applicazione che
permette di accedervi è detta browser Web o client
Web (es. Google Chrome,
Netscape e Internet Explorer).
Per
comunicare tra server Web e client
Web viene utilizzato il
protocollo HTTP (HyperText
Transfer Protocol) che
consiste in un insieme di regole che stabiliscono come devono essere
spediti i messaggi per permettere il “colloquio” e il
trasferimento di file fra un server e un client
Web.
Altre
tecnologie utilizzate dal Web sono: HTML (HyperText
Markup Language) che
consiste nel linguaggio che deve essere usato per descrivere la
struttura e come deve presentarsi attraverso un browser un documento
testuale del Web, MIME (Multipart
Internet Mail Extension) è
il sistema di supporto alla codifica e invio di informazioni, URL
(Uniform o Universal
Resource Locator) è un
semplice meccanismo di indirizzamento che permette di collegare
informazioni o documenti Web che possono essere presenti su
calcolatori in un qualsiasi nodo della rete Internet, un esempio
potrebbe essere http://www.unipd.it.
Il fascino di questa tecnologia è
legato al ruolo determinante assunto nella “rivoluzione digitale”.
In pochissimi anni, infatti, la rete, da strumento di lavoro per
pochi informatici, è divenuta un mezzo di comunicazione di massa,
che coinvolge quotidianamente milioni di persone in scambi
comunicativi privati e pubblici, scientifici e divulgativi,
professionali e ricreativi. Il Web permette di distribuire e
utilizzare informazioni su tutta la rete Internet senza che sia
necessaria una particolare conoscenza informatica: per pubblicare
informazioni qualche conoscenza in più è necessaria, ma per acceder
alle informazioni, non occorre praticamente nessuna conoscenza. Per
un numero crescente di aziende la presenza su Internet non è più
una scelta facoltativa ma un elemento fondamentale della strategia di
business. Alcune nuove società operano esclusivamente sulla Rete.
Queste
aziende e i loro clienti on-line sono gli attori della new
economy, un settore che
negli USA genera un fatturato pari a quello di settori importanti
come le telecomunicazioni. Le aziende italiane hanno percepito in
ritardo questa innovazione rispetto ad altri paesi. L'utilizzo più
efficace di Internet si avrà con lo sviluppo dell'e-business
come approccio aziendale globale, con tutte le implicazioni che una
tale scelta comporterà in termini di organizzazione e formazione.
Nell'era
della globalizzazione si vuole far tornare al centro dell'attenzione
l'individuo. La soddisfazione del cliente deve esser considerata come
vantaggio competitivo su altre aziende che non l'hanno fatto. In
questo senso, l'essenzialità di ragionare la strategia guardando
lontano, al globale, impone collateralmente di operare mirando alle
esigenze locali ovvero quelle dei singoli consumatori.